La scleroterapia è definita anche terapia sclerosante delle vene varicose. In mani esperte la scleroterapia offre dei buoni risultati soprattutto nei pazienti che hanno delle vene varicose in fase iniziale e che presentano un calibro inferiore ai 6-7 millimetri. Diversi sono i materiali e le tecniche disponibili.
Viene utilizzata sia a scopo funzionale per eliminare i sintomi che a scopo estetico per migliorare l’aspetto delle gambe (trattamento di varici reticolari e capillari).
La scleroterapia non è un trattamento definitivo e spesso, nel corso degli anni, i pazienti devono sottoporsi a dei “ritocchi” o a delle nuove sedute per eventuali recidive.
Come si svolge una seduta di scleroterapia
Una seduta di scleroterapia dura circa 15-20 minuti ed una volta effettuate la o le iniezioni del farmaco all’interno della vena si procede ad un bendaggio con una fascia elastica della gamba che è stata sottoposta al trattamento.
Il trattamento non è doloroso poiché le piccole punture vengono effettuate con aghi molto sottili, praticamente indolori; si può avere qualche fastidio per via della fasciatura elastica che comunque può essere rimossa dopo qualche giorno.
Il numero dei trattamenti dipende dal tipo di vena o di vene da trattare. I trattamenti si effettuano a distanza di 10-15 giorni l’una dall’altro, mentre per le teleangectasie le sedute possono essere ridotte a 7 giorni di distanza l’uno dall’altro.
Non bisogna dimenticare che comunque la sostanza sclerosante viene iniettata in vena e che pertanto esiste una dose-limite di sicurezza.
Dopo la seduta di scleroterapia
Dopo la scleroterapia possono residuare ecchimosi e/o pigmentazioni. Le ecchimosi scompaiono nel giro di 1-2 settimane mentre le pigmentazioni, sebbene svaniscano quasi sempre, possono tuttavia rimanere visibili per molti mesi.
In questi casi si può porre rimedio con prodotti “schiarenti” molto efficaci specie se utilizzati precocemente. Cicatrici o altre complicazioni, la più importante delle quali è la reazione allergica, sono molto rare.
Domande frequenti sulla scleroterapia
In che periodo eseguire la scleroterapia?
La scleroterapia viene eseguita di solito nel periodo freddo semplicemente per evitare che i raggi UV, colpendo direttamente la parte sclerosata, creino pigmentazioni della pelle difficili poi da rimuovere. In ogni caso è buona norma comunque evitare di sottoporsi a scleroterapia nei mesi molto caldi (luglio-agosto).
Dopo il trattamento come sarà la cute sovrastante la zona trattata?
La cute della zona sottoposta a sclerosi non è di norma interessata dal processo chimico, il quale avviene all’interno della parete dei vasi; a volte potrà verificarsi un modesto arrossamento (eritema) della parte sottoposta a sclerosi, che viene trattato localmente mediante pomate contenenti estratti di hamamelis, centella asiatica ed altre sostanze emollienti.
Che tipo di medicazione dopo il trattamento?
Dopo il trattamento sarà necessario solo un bendaggio elastico adesivo sulla parte sottoposta a scleroterapia. E’ un passaggio fondamentale per la buona riuscita della sclerosi soprattutto se si trattano vasi di grosso calibro. In alternativa, o in associazione, si usano calze elastiche terapeutiche di compressione tipo K1 o K2.
Per quanto tempo si deve tenere compressa o fasciata la zona sottoposta a scleroterapia?
Il bendaggio adesivo elastico o la calza elastica vengono rimossi generalmente dopo 1-2 settimane a meno che non siano state programmate altre sedute di sclerosi.
Ci sono controindicazioni al trattamento?
La scleroterapia non può essere effettuata nei pazienti che presentano spiccate allergie a farmaci, nei pazienti reduci da una recente flebite o una trombosi venosa profonda e nelle pazienti in gravidanza. Per il rischio di varicoflebite le pazienti in trattamento con anticoncezionali orali (pillola anticoncezionale) dovrebbero sospendere il trattamento almeno due mesi prima si sottoporsi alla scleroterapia.